I veri viaggiatori non sono particolarmente interessati alla destinazione. Non gli importa più di tanto di essere in un luogo oppure in un altro, perché hanno capito che l’essenza del viaggio non è nell’arrivare a destinazione.
L’esperienza è ciò che spinge migliaia di viaggiatori (quelli che nel mio libro definisco persone “con l’erba che cresce sotto i piedi“) a partire continuamente non solo alla scoperta di nuove mete ma anche e soprattutto per vivere esperienze nuove e intense.
Questo fa un viaggiatore: si immerge completamente in un contesto nuovo senza paura e pregiudizi, con una implacabile curiosità ma anche con grande rispetto nei confronti dell’oggetto della sua scoperta.
L’effetto domino del cibo
Esplorando il cibo e le bevande tradizionali di un luogo non solo impariamo a scoprirlo a livello sensoriale ma entriamo a tutti gli effetti dentro una nuova realtà.
Perché nel momento stesso in cui scegli di non andare a mangiare nel fast food ma di sederti al tavolino di plastica di un ristorantino di strada frequentato dalla gente del luogo, ti metti al loro stesso livello. Dimostri di essere realmente interessato a capire un luogo e non solo a volerlo “consumare” come se fosse un prodotto.
Così si innesca un meraviglioso effetto domino di umanità: c’è chi ti vede e sorride, chi ti chiede da dove vieni, chi vuole sapere se ti piace quello che stai mangiando, chi ti propone di provare un piatto o semplicemente ti offre una bevanda.
Tutto questo a partire dal cibo. Una magia che avviene perché il cibo unisce le persone, ma non solo: le mette tutte sullo stesso livello. Un tavolo pieno di cibo ci riporta tutti allo stesso piano di umanità. Quando mangiamo siamo tutti uguali. Proprio come quando siamo felici.
Se ami viaggiare, non commettere l’errore di mangiare pizza, pasta e cibo da fast food mentre giri il mondo. Siediti dove si siedono le persone del luogo, fidati dello street food, assaggia i piatti tradizionali, non avere paura di sperimentare sapori, piatti e combinazioni nuove.
Solo in questo modo imparerai a scoprire davvero i luoghi che visiti: in primis attraverso i loro sapori e le loro tradizioni millenarie, ma anche e soprattutto interagendo con le persone che quei luoghi li abitano. Viaggiare è uno scambio, non è una pretesa. I viaggi più belli della tua vita potresti farli mangiando.
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