In seguito all'emergenza Covid-19, si vive a mezz'aria, quasi sospesi, in una dimensione tempo non tempo. L'emergenza ci ha fatto sentire cosa significa mancanza del sociale, dei rapporti
interpersonali e umani. Ma tutti ci auguriamo che piano piano la morsa del rigore si allenti e
lentamente, torneremo ad esplorare i nostri luoghi, le nostre terre, che oggi ancora di più, abbiamo imparato ad apprezzare.
E' in quest'ottica di slowness, di riappropriarci del ritmo vitale che ci appartiene, che vi accompagno in un mondo in cui la lentezza la fa da padrona: il mondo dei cammini.
Il cammino Basiliano In Calabria, terra dei Borghi e dei boschi, dei monasteri e dei golfi, viene alla luce un nuovo sentiero, il Cammino Basiliano; Lontano dal turismo di massa, dai luoghi troppo battuti, questo percorso attraversa la Calabria per 955 Km da nord a sud, da Rocca Imperiale a Reggio Calabria. Ogni tappa è pensata per essere esplorata in un giorno di cammino per un totale di 44 tappe, e a breve, sarà online il sito web; da qui, sarà possibile scaricare le tracce GPS per studiarne le peculiarità e avere maggior informazioni sulle strutture convenzionate in cui sarà possibile trovare vitto e alloggio, tra cui monasteri, castelli, b&b e ospitalità diffusa, come riferito da Carmine Lucia ex Direttore delle Valli Cupe e ideatore del progetto.
Il percorso. Risalenti per la maggior parte all'epoca medioevale, i sentieri collegano le strade percorse durante il periodo basiliano, valorizzandone non solo l'aspetto storico-culturale, ma anche l'estetica. Percorrendo il cammino, si passa davanti castelli di magnifica bellezza come quello di Rocca Imperiale, Oriolo, Corigliano Calabro e Terranova di Sibari. Il Cammino Basiliano, ci porta alla scoperta di tesori poco conosciuti ai molti, come il "Codice Purpureo", manoscritto greco, conservato nel Museo Diocesano di Rossano (Cs) al cui interno troviamo un evangeliario con i testi di Matteo e di Marco e una serie di miniature che lo rendono uno dei più antichi esemplari di manoscritti miniati del Nuovo Testamento. Lungo il percorso si incrocerà lo sguardo con gli affascinanti megaliti dei Giganti dell’Invallicata di Campana, a forma di guerriero ed elefante. Da un paesaggio all’altro, si passa alla Sila tra i comuni di Umbriatico, antica sede arcivescovile, adagiato su di una rupe scoscesa, accessibile solo attraverso un ponte. Conosciuto per la cattedrale Mediovale di San Donato, è stata costruita su un'antica cripta, all'interno della quale aleggiano ancora tantissime storie e leggende. E poi ancora, Verzino, Savelli, Castel Silano, San Giovanni in Fiore, nel territorio del Lago Ampollino, del monte Gariglione e a Buturo. E ancora Sersale, Sellia Superiore, Zagarise, Catanzaro, Tiriolo, San Floro e Squillace. Imperdibile il borgo di Gerace, uno dei 20 più belli d’Italia fino ad arrivare al termine presso il Duomo di Reggio Calabria. Camminare per ritrovarsi. Il "viaggio" è percorribile soltanto a piedi, in un'ottica di sostenibilità e ritorno alla lentezza che ci permetterà, ad ogni tappa, di scoprire la terra che percorriamo, ma anche i lati più intimi e nascosti in fondo al nostro essere. Cammino di fede, storia, tradizioni millenarie tra minoranze linguistiche, albanesi e greche, natura incontaminata, eccellenze enogastronomiche, questo percorso ci porta dritti al cuore di questa terra meravigliosa ed eclettica. Il viaggio che percorreremo sarà fisico e spirituale; da viaggiatori lenti, rientrando a casa, avremo nel cuore e nell'anima le immagini di paesaggi variegati che spaziano dalla montagna, alla collina, al mare, e nei sensi porteremo con noi odori, profumi, sapori, suoni, emozioni che non ci lasceranno. Articolo scritto da Micaela Papa
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