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La magia dell'organizzazione di un viaggio.

Cos'è il viaggio? Vi anticipo che questa domanda probabilmente non avrà una risposta universale che possa andar bene per tutti, ma posso dirvi, secondo la mia opinione, che per me il viaggio è un contenitore di esperienza, come il vaso di pandora, che però a differenza di questo, invece di contenere tutto il male del mondo, una volta aperto, riversa tutte le sue meraviglie.

Il viaggio è quell'insieme di cose che compongono il nostro essere, quelle cose che vi faranno trovare voi stessi. 

Ma facciamo un passo indietro, mi presento: sono Martina ho 31 anni e sono una semplice ragazza che lavora in una azienda che produce contenitori in vetro per medicinali salvavita. 

Qual è la peculiarità? Che spendo tutti i miei risparmi in viaggi.  Nella mia vita ho sentito di posti che basta guardarli per perderci l'anima e io, da buon sagittario, dovevo vedere con i miei occhi, non poteva essere solo una leggenda metropolitana, così da allora ho capito che la mia provincia non mi bastava. Che dovevo vedere di più.


Non lo so qual è stato il momento preciso nella quale ho capito che i viaggi fossero parte di me.. Forse quando nel 2012 ho fatto il mio primo viaggio oltreoceano, o quando nel 2013 sono andata alle Hawaii e mi sono resa conto che quelle isole sarebbero state il mio posto nel mondo.

Viaggiare è libertà. 

È libertà viaggiare da soli, con il partner o con un amico. Niente potrà cambiare i vostri sentimenti riguardo un viaggio appena vissuto, perché con chiunque lo abbiate fatto, niente potrà

influenzare i vostri ricordi, le sensazioni e le esperienze personali che questo vi ha lasciato, sarà come se aveste viaggiato soli.

I viaggi sono così, tirano fuori il meglio da chiunque, e quando racconto delle mie avventure, o meglio nostre, perché senza mio marito non vado da nessuna parte, mi si illumina lo sguardo. Non è che non potrei viaggiare da sola, è che proprio non voglio farlo, perché il viaggio ha dato un identità a noi come coppia, ha consacrato due individui e li ha resi una persona sola.

Quindi quando parlo di me, parlo anche di lui.

Viaggiare con mio marito è come viaggiare da soli e al contempo con tutte le persone prima menzionate messe insieme. Mio marito è il corrispondente del mio intelletto , sostenitore della mia felicità, amico del mio cuore, compagno di vita e mio eguale, formiamo un unica anima unita dalla scoperta del mondo.

Mai come in questo periodo viaggiare più che un lusso è diventato una vera esigenza personale. Mai come oggi, dove tutte le nostre libertà sono state negate capiamo quanto eravamo fortunati a poter spostarci liberamente senza nessuna restrizione.

Il passaporto italiano è uno dei passaporti più potenti del mondo, e questo non lo dico io, ma lo dicono tutti i paesi del mondo i quali accettano i cittadini italiani senza bisogno di visti o permessi speciali, ed è per questo che noi Italiani siamo grandi viaggiatori.

Ma cosa c'è davvero dietro la costituzione di un viaggio? Come si fa a scegliere la meta perfetta? Agenzia o fai da te?

Se costruire un viaggio fai da te ci fa sentire tutti più liberi, oggi, dopo un periodo problematico ed improvviso come questa pandemia, si è capito quanto sia importante il lavoro che si cela

dietro un agenzia di viaggi. Tutta la mole di problemi a cui devono interfacciarsi e tutte le protezioni e i diritti che avete, organizzando un viaggio affidandovi a veri esperti.

Veri esperti perché purtroppo non è facile trovare qualcuno che è capace di vendere vere esperienze personali e non pacchetti preimpostati che tolgono tutta la magia di un viaggio.

La ricerca di una meta non è così facile come ci si possa aspettare, bisogna prima capire cosa si cerca, e poi, dopo tutte le variabili, quali budget e periodo migliore di un tale paese, si riesce a capire quale è la meta perfetta.


Io credo, senza peccare di presunzione, che dopo tutta l'esperienza accumulata in giro per il mondo, prenotando sia fai da te, sia in agenzia, sono riuscita a trovare una quadra perfetta

sull'organizzazione di un viaggio. Il viaggio è uno studio continuo, bisogna conoscere nei minimi

particolari cosa ti possa offrire un paese in base ai tuoi gusti e strutturare un programma organizzato che ti illustri passo-passo cosa visitare durante il soggiorno.

Mettici un po’ la mia mania compulsiva di controllo, mettici un po’ la mia passione, ho cominciato così a fare quello che io chiamo "diario di viaggio", ovvero un quadernino dove, nei mesi prima di partire, studio e scrivo tutta l'organizzazione su cosa vedere, dove mangiare ecc ecc, giorno per giorno. Secondo me l'organizzazione è importantissima. Non riuscirei ad immaginare un viaggio senza sapere quello a cui andrò in contro. È la parte del viaggio che preferisco, perché in questo modo viaggio due volte. 

Il mio primo viaggio intercontinentale è stato nel 2012 a New York, forse anche con un pò di presunzione, ho avuto il coraggio di organizzare un viaggio del genere completamente fai-da-me. È stato un completo disastro. Ricordo che quando sono arrivata li, nessuno delle mie carte di credito funzionava, ero completamente senza soldi e dovevo ancora pagare l'hotel. Grazie a 40 euro che avevo nel portafogli sono riuscita a comprare il biglietto dello shuttle bus che mi avrebbe portato in centro, ma quella è un'altra storia..

Tutto questo per dire che senza un'adeguata conoscenza, ho quasi sfiorato il disastro.

Il viaggio successivo in Thailandia è stato completamente diverso.

Proprio non potevo organizzarlo da sola e grazie all'aiuto di esperti posso dire che quello è stato, ed è tutt'ora, forse, uno dei più bei viaggi che ho fatto nella mia vita.

Tirando le somme possiamo affermare che se la prenotazione di un viaggio è importante, di pari passo lo è altrettanto l'organizzazione pre-partenza.

Ed io non vedo l'ora di poter ricominciare a farlo.



Articolo scritto da Martina Campagna

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